martedì 31 luglio 2012

SENSAZIONI DI UN BIGIORNALIERO

Almeno una decina di volte durante l'anno eseguo questo allenamento, non perchè possa darmi chissà quali benefici in termini di miglioramento delle prestazioni, infatti credo sia meglio correre 25 km di fila che 2 volte i 15 km nella giornata, specie se in mezzo si è mangiato(e bevuto) carboidrati, bensì perchè mi piaciono le sensazioni che provo durante il secondo allenamento e oltretutto, è un ottimo metodo per bruciare calorie e comunque, dare sollecitazioni positive all'apparato muscolo scheletrico e soprattutto sulla tenuta mentale in condizione di stanchezza, a patto che si sia preparati ad eseguirlo, altrimenti sarebbe un'agonia infruttuosa.
Ieri mattina con un gruppetto di amici podisti, ho corso per un giro e mezzo in un anello molto nervoso di circa 9.5 km, per un totale di circa 16,2 km(compresa la partenza da casa), avrei voluto fare di più, ma il caldo opprimente già alle 9.30 del mattino, mi ha fatto desistere, nonostante ciò, ho regolato il passo in modo da finire dignitosamnete a 4.43/km.
Nonostante ciò non ero soddisfatto, avevo bisogno di fare di più, quindi avevo già iniziato a pensare al tardo pomeriggio....
Dopo pranzo, decido che avrei doppiato, e mentre stavo per mandare un messaggio a Gianluigi per chiedergli se ne aveva voglia anche lui(avendo già corso anche lui al mettino con noi), mi precede e mi scrive un sms: "ni facimu altri 15 stasira??"
quasi mi viene la pelle d'oca e gli dico che alle 18.15 sarei stato sotto casa sua, conferma mentre mi dice di non perdermi la gara di sua cugina, la neo medaglia di bronzo nel judo femminile 52 kg, Rosalba Forciniti.
All'ura prestabilità si parte, giro dell'asino di leinì, misto di asfalto e sterrato, meno impegnativo del mattino, comunque affatto piatto.
L'inizio è così così, gambe un po' stanche ed imballate, conoscendomi so bene che l'inizio di questi allenamneti sono così e confido nello "sbloccaggio" successivo.
E' sempre così per me nel bigiornaliero, cuore e polmoni già pronti ma gambe più lente, nonostante ciò non fatico troppo a stare sui 5'/km e dico a Gianluigi di fare il suo allenamento che io comunque sarei arrivato(lui attualmente vale circa 25''/km più di me nelle gare brevi).
Torna 3 o 4 volte a riprendermi e riandarmi via senza apparente fatica.
Nella seconda parte del percorso, mi sento meglio, gambe più libere anche se affaticate, ma con una bellissima sensazione di poter continuare all'infinito a quel ritmo, anzi aumento un pochino.
Chiudiamo i 13,15 km per me e 14,5 per lui alle medie rispettive di 4.52 e 4.29 con un totale giornaliero di circa 30 km.
Penso sia stato un buon segnale per i nostri rispettivi obiettivi sulla maratona, lui può stare tranquillamente sotto le 3 ore a Venezia e io vorrei stare tranquillamnete sotto le 3 ore e 30 a Torino.
Come andrà non si sa, la cosa certa però, è che il viaggio è iniziato!!!!

lunedì 30 luglio 2012

16 SETTIMANE DA OGGI

Allora è deciso, la maratona che farò sarà Torino il 18 novembre.

Dopo aver parlato anche con Corradito, ho ricevuto il permesso, o mi accompagnerà o farà quella del barbaresco :-))
Il mio programma inizierà OGGI lunedi 30 luglio con riposo :-)) e si protarrà per 16 settimane, di cui 8 di potenza estensiva e 8 di specifico maratona, avendo già fatto qualcosa di forza, nei mesi passati.
Seguirò alla lettera o quasi, una tabella dei preparatori della turin marathon, divisa in 5 giorni settimanali, poichè è quella che più rispecchia la logicità e il mio concetto di allenamento, anche se ovviamente, dovrò accettare di fare ripetute e seguire ritmi coerenti col mio obiettivo.
Il tempo prefissato, ovviamente è un po' utopistico, ma altrimenti non sarei abbastanza stimolato! libero comunque di rivederlo nella fase cruciale degli allenamenti.
Quest'anno ci terrei a finire i 42195 metri, allenandomi bene e divertendomi, anche se conoscendomi, so bene che ci saranno momenti duri, l'importante è non voltare nuovamnete le spalle a me stesso, rinunciando.

questa scena mi è sempre piaciuta, molto significativa.. Grande Francesco

giovedì 26 luglio 2012

CORRADITO, SCEGLI TU.... IH IH IH

Credo che lo sport sia parte integrante della vita, ovviamente per chi lo ama.
Allo stesso modo, credo che l'amicizia con una persona, nasca oltre che dal frequentarsi, da un feeling che si instaura perchè ci si sente vicini come dei combattenti, pronti a sacrificare la propria vita per salvare l'altro.
Bello è sfottersi, provocarsi, sfidarsi, consapevoli però che l'agonismo non deve mai diventare egoismo(cit. Cocciante).
Io mi ritengo una persona davvero fortuata sotto questo punto di vista, poichè sento di avere davvero molti amici vicino e, soprattutto in una fantasiosa battaglia, metterei il mio corpo davanti al loro per salvarli......

A questo punto Corrado, grandissima testa di minchia, scegli la maratona che vuoi fare poichè non c'è molto tempo per prepararla, io mi adeguerò.




Medicine come noi
non le inventeranno mai
siamo soci
I'll give you all my love (inteso come impegno neeeeee.....)

venerdì 20 luglio 2012

NON C'E' PIU' MOLTO TEMPO PER LA RICREAZIONE, E NON VOGLIO RIMPIANTI

La categoria dei master che va dai 40 ai 50 è sempre la più agguerrita, la più forte, quella in cui per guadagnarsi un posto nelle premiazioni, bisogna arrivare in forma e determinati, programmando spesso molti dettagli ed alcuni sacrifici, necessari ad essere competitivi.
Prima, quando si è più giovani, il pensiero è sempre quello che domani sarà migliore, che tanto si torna in forma da un momento all'altro, che basta allenarsi un paio di mesi per tornare al top, essere quello dell'anno prima, asciutto, reattivo e resistente. Purtroppo, più o meno per tutti, tra i 40 e i 45, credo sia il momento migliore per dare il massimo(compatibilmente con i propri limiti..spesso ineslorati), poichè ci rende conto che dopo, ricominciare da zero, sarebbe davvero dura e con un corpo meno collaborante, anche se con una mente ancora molto determinata.
Chi spreca il dono mi infastidisce, poichè casualmente e spesso, lo spreca anche nella vita, con la scusa di cercare solo le cose che fanno divertire e piacere e che invece poi si infogna in situazioni paradossali.
Io per primo ci sono cascato e forse ci cascherò ancora, però una bella riflessione sul fatto che non si sa cosa ci sarà domani dietro quella porte è d'obbligo, nella corsa per chi la ama, ma soprattutto nella vita(per chi la ama.).
Ottenere ciò che si vorrebbe non è sempre automatico, neanche se ti alleni al massimo e se dai il meglio di te stesso, però quanti di noi lo fanno o almeno ci provano?

ps. si lo so Yogi che mi dirai "libero arbitrio"..... e sono d'accordo, però senza lotta e determinazione si ottiene davvero poco rispetto alle proprie potenzialità!

venerdì 13 luglio 2012

PERIODO DI TRANSIZIONE

E' un po' che non parlo di corsa, non perchè non la stia praticando, ma attualmente non ho molto da dire, e non  mi va di racconatare di garette già ripetute diverse volte, più o meno nello stesso modo degli anni passati, a meno che non abbai faccia qualcosa di eccezionale che mi gratifichi particolarmente l'ego.
Per carità, in fondo in quasi tutte mi diverto, cerco di spingermi al limite in ognuna di esse, a volte ne ho di più e altre di meno, ma la cosa importante alla fine, è trovarsi con gli amici, scherzare insieme, competere per divertirsi e sfottersi dopo davanti ad una pizza e una birra(in realtà anche due, tre..).
A volte lo stimolo è proprio questo, vedere gli amici, anche se di gareggiare non ne avresti la minima voglia.
Purtroppo c'è ancora chi vede le cose dal punto di vista prettamente agonistico, infatti nel momento in cui si infortuna, non lo vedi neanche per un saluto, per condividere un tavolo in un bar o una panchina al parco, lieto di tornare a farsi vedere solo quando le sue prestazioni sono tornate a buoni livelli, be caro amico, non hai capito un cazzo di niente, e se pensi di meritare rispetto e stima perchè corri di nuovo forte, sei molto lontano da ogni morale sportiva, anzi, prima chiedi permesso.
Ho visto "AMICI" essere presenti alle gare solo per fare il tifo, per salutarti prima e dopo la gara, non solo farsi vedere quando è potuto tornare a competere e farti vedere quanto può essere forte con il minimo sforzo..illuso.
La cosa che più mi rammarica, è il fatto di credere che "Noi" possiamo essere amici solo se corri e in un certo modo(anche se per qualcuno, forse troppi, è così..).

Per quanto riguarda i prossimi obiettivi, quando il caldo avrà mollato un po', ricomincerò nella preparazione specifica di qualche trail medio, max 45 km e magari, e come già detto in qualche post precedente, in una maratona tardo autunnale, che se dovessi scegliere ora, probabilmente opterei per l'ECOMARATONA DEL BARBARESCO, allora si che avrò voglia di raccontare...se mi ricorderò :-))
Vedremo, alla prossima.